Monitoraggio e valutazione

Il PNRR utilizza due tipologie di indicatori:
▪ comuni che servono a valutare l’efficacia delle misure adottate;
▪ target per monitorare e valutare i progressi degli interventi.
Il Regolamento UE 241/2021 stabilisce che gli Stati membri devono riferire semestralmente sugli avanzamenti compiuti nella realizzazione dei propri piani. La Commissione Europea è responsabile per il monitoraggio, l’attuazione e la valutazione dei progressi rispetto agli obiettivi posti.
Il monitoraggio della misura avviene attraverso specifici milestone e target previsti dall’Unione Europea e monitoring step e target previsti a livello nazionale.
Nello specifico la milestone europea, relativa alla pubblicazione degli atti di approvazione dei primi interventi che mirano a ripristinare le condizioni originarie e garantire la resilienza dei territori ai disastri naturali, è stata raggiunta nel 2021. Il target europeo è invece relativo al completamento del 90% degli interventi e dovrà essere raggiunto entro il 30 giugno 2026.
I monitoring step previsti a livello nazionale sono stati raggiunti nel 2022 e nel 2024 e riguardano rispettivamente il 40% degli appalti pubblici aggiudicati raggiunto nel 2022 e l’80% degli appalti pubblici aggiudicati raggiunto nel 2024. Il target italiano del 2025 relativo al 90% degli appalti pubblici aggiudicati è stato già raggiunto nel mese di dicembre 2024. Il prossimo target italiano previsto è relativo al completamento del 98% di tutti gli interventi e dovrà essere raggiunto entro 31 dicembre 2026.
Tutti gli obiettivi raggiunti, nazionali e europei, sono consultabili nella timeline dedicata.
Gli indicatori comuni sono approvati dalla Commissione Europea tramite il Regolamento Delegato 2021/2106 del 28 settembre 2021 e sono utilizzati per monitorare il raggiungimento degli obiettivi generali e specifici del PNRR.
Questi indicatori, uniformi a livello europeo, permettono di valutare i progressi dei piani di ripresa e resilienza di tutti gli stati membri e risultano essenziali per valutare i progressi in temi comuni tra i vari piani nazionali, come la resilienza delle infrastrutture.
Gli indicatori comuni rivestono una particolare importanza per la valutazione degli interventi di contrasto al dissesto idrogeologico su strutture e infrastrutture pubbliche, come viabilità e reti di servizi. Nel caso della misura M2C4-2.1b, di cui è titolare il Dipartimento, che riguarda la gestione del rischio di alluvioni e la riduzione del rischio idrogeologico, è associato il seguente indicatori comune:
▪ UE RRFCI 04: Popolazione che beneficia di misure di protezione contro inondazioni, incendi boschivi e altri disastri naturali legati al clima
In riferimento all’indicatore comune, gli interventi nelle aree vulnerabili interessate coinvolgono circa 900.000 persone al secondo semestre 2024.
Gli indicatori target misurano il contributo di ciascun progetto al raggiungimento dell'obiettivo della misura. Questi indicatori riflettono gli obiettivi concreti da raggiungere per ciascun intervento.
Nel caso della misura in gestione, gli indicatori target sono:
▪ T0155: Numero di interventi di tipo D relativi alla riduzione del rischio residuo connesso agli eventi, aggiudicati.
▪ T0156: Numero di interventi di tipo D relativi alla riduzione del rischio residuo, completati.
▪ T0006: Numero di interventi di tipo E volti al ripristino di strutture pubbliche danneggiate, completati.
Per quanto riguarda gli indicatori target il numero degli interventi di tipo D aggiudicati è oltre il 90%, mentre risultano a inizio 2025 completati circa il 53% degli interventi di tipo D e E.